Carta di Laura Canali pubblicata su limesonline.com
Le prime righe della mia analisi sulla geopolitica cinese nel nuovo volume di Limes “Il mondo virato”.
“Il partito comunista cinese sta celebrando la vittoria di Xi Jinping nella lotta contro il coronavirus,ma la pandemia ha accentuato le molteplici vulnerabilità interne alla Repubblica Popolare. Vulnerabilità che affliggeranno Pechino per molto tempo.
La crisi in corso ha infatti confermato che esistono diverse Cine nella Cina, segnate da differenze geografiche, etno-culturali, economiche e sociali.
Questi fattori definiscono peculiari linee di faglia incrociate tra loro: la disparità di benessere tra costa ed entroterra; la separazione geografica ed economica tra Nord e Sud prodotta dal fiume Yangtze; il diverso ruolo strategico attribuito dal potere centrale al nucleo han (l’etnia maggioritaria) e alle aree cuscinetto Xinjiang, Tibet, Mongolia Interna e Manciuria (comprendente Heilongjiang, Jilin e Liaoning); la crescente biforcazione identitaria tra la Cina continentale e la Regione amministrativa speciale di Hong Kong; il contrasto tra Repubblica Popolare e Taiwan, la cui unificazione è per Xi presupposto indispensabile del «risorgimento» della nazione cinese. Il compito del potere centrale è impedire che gli attriti tra faglie producano un sisma tale da destabilizzare il paese.”
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