La Cina e l’ossimoro turco”. L’anteprima della mia analisi dal numero di Limes “La terza guerra mondiale?“.
La Cina e l’ossimoro turco”. L’anteprima della mia analisi dal numero di Limes “La terza guerra mondiale?“.
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| Fonte: CCTV.com
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Ha tre scopi il primo viaggio in Medio Oriente del presidente cinese Xi Jinping, che sta visitando Arabia Saudita, Egitto e Iran.In primo luogo, sta consolidando gli interessi energetici cinesi in Medio Oriente e vuole assicurarsi che non siano danneggiati dalla crisi in Siria e Iraq, l’ascesa dello Stato Islamico (Is) e le forti tensioni tra Iran e Arabia Saudita. Questi due paesi hanno un ruolo fondamentale nell’approvvigionamento energetico del Dragone. Xi e il sovrano saudita Salman hanno appena firmato il partenariato strategico globale e degli accordi petroliferi. Resta da vedere come Pechino implementerà i rapporti con Teheran, visto che non intende schierarsi nella diatriba per l’egemonia regionale.In secondo luogo, il Medio Oriente ha un ruolo geostrategico per il progetto infrastrutturale e commerciale ribattezzato “una cintura, una via” (ispirato alle antiche vie della seta) che dovrebbe collegare la Cina all’Europa. Xi vorrebbe che l’Egitto fosse un perno in tale contesto.Infine, l’ascesa dell’Is e in generale del jihadismo nella regione sono una minaccia anche per la Cina. Nell’instabile regione del Xinjiang, porta di accesso al Medio Oriente e all’Asia Centrale, sono presenti terroristi di etnia uigura, minoranza musulmana e turcofona. Alcuni di essi combattono in Siria, rispettivamente per l’Is e per il Partito del Turkestan islamico (affiliato ad al-Qa’ida). Di recente lo Stato Islamico ha ucciso un ostaggio cinese e fatto capire via Web che anche la Repubblica popolare è un potenziale bersaglio.Per questi fattori, Pechino vorrebbe convincere le potenze regionali a dialogare per raggiungere una soluzione pacifica in Siria ed evitare l’escalation tra Riyad e Teheran.