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La densità demografica a Shanghai il 31/12/2014, quando 35 persone sono morte durante i festeggiamenti per capodanno a causa della ressa. Fonte: http://arxiv.org/pdf/1603.06780v1.pdf |
Il gigante di Internet cinese Baidu ha sviluppato un algoritmo per prevedere il formarsi di grandi assembramenti di persone. Secondo lo studio del Baidu Big Data Lab, aggregando i dati cercati dagli utenti sulle sezione mappe dell’omonimo browser si può stabilire dove e quando una folla di persone si riunirà nel giro di 3 ore.
L’unità di analisi ha infatti riscontrato una forte correlazione tra il numero di query per uno specifico luogo geografico e il numero di individui che si dirigono verso esso.
In tale contesto è importante sottolineare che a giugno 2015, la Cina ha registrato 668 milioni di utenti di Internet, di cui l’88.9% se ne serve tramite cellulare.
Quello di Baidu è al momento solo un paper accademico. Tuttavia, viene da chiedersi se in via ipotetica questo meccanismo possa essere utilizzato per monitorare e prevenire anche i cosiddetti “incidenti di massa” (termine piuttosto vago per indicare proteste legate a diritto del lavoro, questioni etniche, inquinamento, demolizioni forzate eccetera) di cui si sta registrando negli ultimi anni un aumento considerevole.
E’ noto che Pechino teme simili episodi perché possono minacciare la stabilità del paese e quindi la sovranità del Partito comunista.
La Cina inoltre ha riscontrato un rallentamento del tasso di crescita del pil (che oscilla tra il 6.5 e il 7%) e sta entrando in una delicata fase di transizione da economia basata sull’export a una poggiata sui consumi interni. La società cinese affronterà con fatica questo cambiamento e non è da escludere che le manifestazioni di protesta tendano ad aumentare.
L’algoritmo di Baidu potrebbe diventare un’arma in più per prevenirli.